Psicologia dello sviluppo
1. Natura del cambiamento:
o Cambiamento quantitativo (Comportamentismo): Il bambino è plasmato dalle esperienze e dall'apprendimento.
o Cambiamento qualitativo (Teorie organismiche): Il bambino è un attivo costruttore delle proprie capacità.
2. Processi che causano il cambiamento:
o Fattori ambientali (Teorie comportamentiste).
o Fattori genetici (Chomsky, teorie organismiche).
3. Continuità del cambiamento:
o Processo continuo: Cambiamento quantitativo.
o Processo discontinuo: Cambiamento qualitativo.
o Posizioni intermedie: Processi sia continui che discontinui.
4. Approcci teorici allo studio dello sviluppo:
o Approccio comportamentistico: L’organismo è docile e plasmabile, cambiamento prodotto da cause ambientali.
o Approccio organismico: L’organismo è attivo, cambiamento guidato da leggi regolative intrinseche.
o Approccio psicoanalitico: L’organismo è simbolico, il cambiamento è l’esito di conflitti interni.
o Prospettiva del maturazionismo: Lo sviluppo è regolato dalla maturazione.
o Approccio ecologico (Bronfenbrenner): Influenza del macrosistema, esosistema, mesosistema, e microsistema.
5. Metodi di ricerca:
o Disegno longitudinale: Vantaggi (segue lo sviluppo individuale nel tempo), Svantaggi (costoso, perdita di soggetti).
o Disegno trasversale: Vantaggi (identifica differenze tra le età), Svantaggi (non dice nulla sullo sviluppo all’interno degli individui).
o Esperimento: Manipolazione della variabile indipendente per verificare relazioni causa-effetto.
o Osservazione: Osservare il comportamento spontaneo in ambiente naturale o artificiale.
6. Interviste e questionari:
o Utilizzati per interrogare bambini e adulti su idee, esperienze, e motivazioni.
o Strutturati: Domande chiuse (sì/no).
o Non strutturati: Domande aperte (risposta estesa).