Marco le parlò di un amore passato, di una donna che aveva conosciuto molti anni prima, prima che la scrittura diventasse il suo rifugio. Lei, Isabella, era stata la sua musa, il suo sostegno, la sua compagna. Ma quel legame si era interrotto bruscamente, lasciandolo con il cuore a pezzi. La colpa di una separazione che non riusciva a superare lo aveva perseguitato per anni, e nonostante l'amore che ora sentiva per Elena, quel fantasma non riusciva a fuggire.
"Isabella non è mai veramente andata via," disse Marco, la voce tremante. "Ogni parola che scrivo, ogni storia che invento, è ancora segnata da lei. Non sono riuscito a lasciarla andare, e questo mi ha impedito di amare veramente chiunque altro."
Elena rimase in silenzio, il cuore che batteva forte. La confessione di Marco le apriva un mondo che non si aspettava. Le sue mani tremavano mentre cercava le parole giuste, ma sapeva che non c'era nulla che potesse dire per cambiare il passato di Marco. L'unica cosa che poteva fare era esserci, come lui era stato per lei, nei suoi momenti più difficili.
"Non voglio che tu pensi che ti stia chiedendo di dimenticare, Marco", disse Elena, dolcemente. "So che il passato è parte di chi siamo, ma non dobbiamo permettergli di definire il nostro futuro."
Marco annuì lentamente. Un sorriso impercettibile si fece strada sulle sue labbra, ma non era ancora del tutto convinto. Il peso del passato era ancora troppo pesante, e lui non sapeva se sarebbe riuscito a viverlo nel presente con Elena senza paura.