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La distanza e la crescita

I mesi passarono, e nonostante la distanza, Marco ed Elena continuavano a scriversi, a parlarsi, a condividere le loro esperienze. Ogni telefonata, ogni messaggio, ogni lettera che si scambiavano diventava una piccola scintilla che alimentava la fiamma del loro amore.

Marco, in particolare, si dedicò a scrivere il libro che avevano cominciato insieme. La solitudine della sua vita quotidiana lo portò a esplorare nuovi orizzonti nella scrittura. Era come se ogni parola che scriveva fosse un ponte tra loro, una connessione che, seppur fisicamente distante, non si spezzava mai.

Elena, dal canto suo, sentiva che la sua vita stava cambiando. La nuova città, il nuovo lavoro, le nuove amicizie... Tutto sembrava portarla verso una versione di sé stessa che non aveva mai conosciuto. Ma, ogni sera, prima di addormentarsi, prendeva il suo quaderno e scriveva a Marco, raccontandogli della sua giornata, delle sue scoperte, dei suoi sogni. E quando lui le rispondeva, sentiva il calore delle sue parole attraversare la distanza come una carezza.

Un anno dopo, Elena decise che era arrivato il momento di tornare. La sua carriera era decollata, ma la sua vita senza Marco sembrava incompleta. Non voleva più vivere lontano da lui. La città che l’aveva accolta le aveva dato tanto, ma era con Marco che sentiva di poter essere davvero se stessa.

Quando scese dal treno, Marco la stava aspettando. Non c'erano parole, solo gli occhi che si incontrano dopo tanto tempo. Elena corse verso di lui, e il loro abbraccio fu come una promessa: Non ci siamo mai veramente separati.

"Benvenuta a casa", disse Marco, sussurrandole nell'orecchio, mentre la teneva stretta.

Elena sorrise, sentendo il cuore battere all’impazzata. "Casa è dove siamo insieme", rispose, e il suo sorriso era tutto ciò di cui avevano bisogno.

I mesi passarono, e nonostante la distanza, Marco ed Elena...
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