Gli esperimenti di Mendel erano di una straordinaria semplicità, diede il via a numerosi esperimenti sulla genetica utilizzando delle piante di piselli. Scelse questa pianta non per caso, ma perché era facilmente reperibile in commercio e perché aveva una crescita rapida permettendo l'osservazione di molte generazioni. Sperimentazione impossibile attraverso l'osservazione delle generazioni umane. Per comprendere il meccanismo dell'ereditarietà, egli prese in esame alcuni caratteri ereditari delle piante del pisello. Esistono molte varietà di tali piante: esse possono essere alte o basse, avere i fiori bianchi o rossi, i semi verdi o gialli, rugosi o lisci e così via. Uno degli esperimenti di Mendel riguardava il colore dei fiori: vediamo come egli procedette. Innanzi tutto, Mendel selezionò delle piante di razza pura a fiori rossi e delle piante di razza pura a fiori bianchi (le piante di razza pura sono quelle che, riproducendosi, danno sempre luogo, anche dopo molte generazioni, a discendenti simili a se stesse). Incrociando piante delle due razze, Mendel costatò che si sviluppavano sempre piante a fiori rossi. Per tale ragione, egli notò che il carattere "fiori rossi" si affermava su quello "fiori bianchi": quindi lo chiamò dominante, mentre chiamò recessivo il carattere "fiori bianchi", che sembrava essere scomparso.