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I volgari e le origini delle lingue neolatine

 

La proposta del Concilio di Tours, però, non prevede di adottare i volgari ef- fettivamente parlati dal popolo, ma di scegliere una lingua che risulti comprensibile ai fedeli. Si tratta di un processo che va dall’alto (il clero) verso il bas- so (il popolo) e non viceversa, ma che è comunque importantissimo per la nascita delle lingue moderne perché inizia a disegnare dei confini territoriali stabili che con termine attuale potremmo definire “regionali” entro i quali utilizzare le specifiche varianti della lingua volgare. Poiché questo lungo processo di selezione e differenziazione linguistica si svolge sul piano della comunicazione orale, non abbiamo quasi nessuna testimonianza scritta delle tappe in cui esso si articola. Tuttavia qualche segnale indiretto di quanto sta accadendo in Europa possiamo ricavarlo dalle parole di Ibn Khurdadhbih, un geografo persiano vissuto nel IX secolo, che nel suo Libro delle strade e delle province attesta l’esistenza di due lingue nettamente distinguibili tra loro, quella di Spagna e quella di Francia, utilizzate dai mercanti nei loro traffici nel bacino del Mediterraneo. Da ciò si può dedurre che in questa fase storica alcuni volgari europei sono già tanto evoluti e differenziati da poter essere considerati lingue autonome e distinte da chi le utilizza con finalità pratiche e commerciali.È a partire da questo periodo che è possibile individuare le radici delle lingue romanze (o neolatine), ossia derivate dal romanice loqui (il parlare come i Romani), che si svilupperanno nell’area comprendente Italia, Francia, Penisola Iberica e Dacia (l’attuale Romania) e che inizialmente saranno utilizzate esclusivamente per la comunicazione orale.La “rivoluzione culturale” del volgare inizia però quando esso fa la sua comparsa all’interno di testi scritti: inizialmente si tratta di brevi stralci inseriti in testi in latino per risolvere necessità pratiche e solo dopo un tirocinio durato alcuni secoli i volgari romanzi assumeranno il prestigioso ruolo di lingue letterarie.

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