Il confronto tra il RMS Olympic, il RMS Titanic e il HMHS Britannic è affascinante, poiché queste tre navi, pur appartenendo alla stessa classe e progettate dalla stessa compagnia (White Star Line), hanno avuto destini molto diversi. Ecco un'analisi dettagliata delle loro somiglianze e differenze, che tocca aspetti come la progettazione, la carriera, e gli eventi significativi che le hanno caratterizzate.
Le tre navi erano gemelle e appartenevano alla classe Olympic, ma con alcune variazioni. Erano progettate per essere le navi passeggeri più lussuose e imponenti della loro epoca.
La fine del RMS Olympic non è avvolta da misteri o teorie particolarmente complesse come quella del Titanic, ma ci sono alcune curiosità, teorie e fatti controversi che hanno suscitato interesse nel corso degli anni. L'Olympic fu una nave con una carriera piuttosto lunga e relativamente stabile, ma la sua fine è stata influenzata da circostanze economiche e storiche che hanno alimentato alcune speculazioni.
L'Olympic fu ritirato dal servizio nel 1935, dopo 24 anni di operazioni. La nave, ormai obsoleta, venne venduta per la demolizione e smantellata nel 1937. Questo non rappresenta un mistero in sé, ma il fatto che la nave fosse ormai considerata vecchia e non più economicamente vantaggiosa ha alimentato teorie sul suo destino.
Negli anni Trenta, l'economia mondiale stava attraversando una grande crisi, e molte compagnie navali, inclusa la White Star Line, erano in difficoltà economiche. Alcuni hanno ipotizzato che l'Olympic fu smantellata prima del previsto per risparmiare sui costi di manutenzione e per soddisfare le nuove esigenze economiche e operative della compagnia. L'economia depressa e la concorrenza delle moderne navi transatlantiche avrebbero accelerato la sua fine. Tuttavia, non ci sono prove che suggeriscano un'intenzione segreta dietro la sua demolizione.
Un episodio che ha alimentato alcune teorie sulla fine dell'Olympic è la collisione con il cacciatorpediniere britannico HMS Hawke il 20 settembre 1911, pochi mesi dopo il suo varo. Questo incidente danneggiò gravemente la parte destra della nave, e ci furono speculazioni sul fatto che la White Star Line avesse tentato di nascondere la gravità dei danni per evitare una perdita di reputazione.
Alcuni sostenitori delle teorie del complotto hanno ipotizzato che la collisione non fosse accidentale, ma che fosse stato un tentativo di sabotaggio per ritardare o distruggere l'Olympic, poiché la nave stava già incontrando difficoltà nella sua carriera. Tuttavia, la versione ufficiale dell'incidente è che fu causato da una manovra errata del cacciatorpediniere, che finì per urtare la nave a causa di una brusca virata.
Anche se la White Star Line dovette pagare un risarcimento e subì una perdita economica per il danno subito, non ci sono prove credibili che supportino la teoria di un sabotaggio o di un incidente pianificato. La collisione rimane, di fatto, un incidente fortuito.
Un'altra teoria che ha suscitato attenzione riguarda la presunta sostituzione dell'Olympic con il Titanic. Alcuni credono che il Titanic e l'Olympic siano stati scambiati durante la costruzione e che l'Olympic sia stato nascosto sotto il nome di Titanic per coprire un disastro imminente.
Questa teoria suggerisce che l'Olympic, che aveva subito gravi danni nel 1911 a causa della collisione con l'HMS Hawke, fosse stata modificata per sembrare un'altra nave e fosse stata fatta passare per il Titanic al momento del suo varo. I sostenitori di questa teoria credono che, durante il viaggio inaugurale, l'Olympic (ora "Titanic") fosse destinato a fare una fine disastrosa, mentre la nave originaria sarebbe stata ritirata o addirittura affondata per assicurarsi un pagamento assicurativo.
Tuttavia, le prove storiche non supportano questa teoria. I disegni, i documenti ufficiali e le testimonianze della costruzione delle navi indicano chiaramente che, sebbene le due navi fossero simili, erano distinte e avevano numeri di scafo separati. Le differenze nel design e nelle modifiche alle navi nel corso del tempo (come le migliorie post-incidente al Titanic e l'Olympic) indicano che entrambe le navi avevano percorsi indipendenti.