Il RMS Olympic è stato un transatlantico britannico, nave gemella del RMS Titanic e della HMHS Britannic. Tra le tre navi fu la "sorella fortunata", cioè l'unica a svolgere regolarmente la propria vita operativa e a non affondare. Fu anche la prima ad essere costruita delle tre navi, che componevano la classe Olympic della rinomata compagnia navale White Star Line ed erano pressoché identiche nelle dimensioni e nell'aspetto estetico; internamente, invece, erano presenti numerosi spazi e particolari che le differenziavano.
La nave fu disegnata da William Pirrie, presidente della Harland and Wolff, e dall'architetto navale e capo progettista Thomas Andrews.
Fu concepita per dominare le rotte atlantiche e battere le nuove, lussuose e veloci navi della compagnia rivale Cunard Line, il RMS Lusitania ed il RMS Mauretania. Al momento del completamento in bacino, sarebbe stata la nave più grande del mondo.
La costruzione del RMS Olympic venne finanziata dall'armatore statunitense John Pierpont Morgan con la sua società International Mercantile Marine Co. Il bastimento fu registrato presso il porto di Liverpool e gli furono assegnati il numero ufficiale di vascello 131346 e la sigla telegrafica "MKC".
Il progetto era ambiziosissimo: la nave avrebbe dovuto avere uno scafo lungo 269 m, largo 28 m, alto 53,3 m e con un pescaggio di 10,5 m. L'Olympic doveva essere una nave lussuosissima, con ogni comodità e ogni sfarzo possibile all'interno, anche a costo di sacrificare velocità ed efficienza. Questo valeva anche per la terza classe, che era molto più abitabile di qualsiasi pari classe delle altre compagnie navali. La stazza al momento del varo era di 45.324 tonnellate, diventando così, anche se per poco tempo, il più grande manufatto semovente mai costruito, fino al varo della gemella RMS Titanic, che superava l'Olympic anche per quanto riguarda il lusso degli ambienti interni.