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Il Problem Solving

Cos’è il Problem Solving

Un problema può essere definito come la situazione in cui si trova un essere vivente, il solutore, il quale desidera passare da uno stato dato ad uno desiderato, ma non può farlo tramite un’azione istintiva né mediante un comportamento appreso. Il termine inglese Problem Solving è quindi il processo cognitivo messo in atto per analizzare questa situazione e trovare una soluzione. Si tratta di un concetto entrato a far parte di diversi settori professionali e un metodo utilizzato ora anche nel contesto scolastico. Il classico processo di apprendimento prevede l’utilizzo di procedure schematiche ed automatiche, acquisite precedentemente e semplicemente da riapplicare su problemi simili. Il PS si basa invece su operazioni cognitive in grado di offrire una soluzione inaspettata e mai raggiunta prima; secondo gli esperti questo approccio implica un ragionamento strutturato e finalizzato alla risoluzione di una situazione complessa, che non può essere ottenuta con l’automatica applicazione di procedure già note né con un approccio istintivo o intuitivo.

Nella procedura di problem solving si individuano 5 momenti:

  1. Comprensione: lo studente si approccia al problema, ne comprende le componenti;
  2. Previsione: inizia il ragionamento e ci si chiede di cosa si ha bisogno, si stima il tempo necessario per la risoluzione, gli strumenti utili;
  3. Pianificazione: questo è il vero e proprio inizio della fase di risoluzione, in cui si stabiliscono i dati in possesso, le conoscenze, in cui si fa ricerca;
  4. Monitoraggio: durante lo svolgimento del compito il ragazzo si chiede se sta raggiungendo la soluzione o deve cambiare approccio, se ha bisogno di aiuto o ha già qualche conclusione importante;
  5. Valutazione: alla risoluzione del problema ci si chiede se i tempi calcolati erano giusti, se è stata scelta la giusta prospettiva, dove sono stati fatti errori e come si può migliorare.

 

Una delle discipline in cui è più facile ed utile applicare il problem solving è la matematica: qui invece di proporre problemi aritmetici o geometrici automatici e risolvibili con formule univoche, può essere interessante presentare i quesiti in modo più complesso e meno diretto. 

Perché è importante usare il Problem Solving

Grazie a questo metodo di apprendimento è possibile sviluppare una serie di abilità fondamentali: in primo luogo la capacità di analizzare e valutare la propria attività cognitiva, avendo così consapevolezza dei vari aspetti del lavoro mentale. Una persona capace di individuare il tipo di ragionamento a cui è più portata, le difficoltà incontrate durante il processo risolutivo e i benefici ricavati, sarà anche in grado di scegliere per sé la strategia migliore o di trovare gli errori compiuti nel percorso di ricerca. Un approccio creativo permette di analizzare il problema da diversi punti di vista, di riformularlo in termini nuovi, ottenendo una visione globale della situazione, lasciando la possibilità di cogliere al tempo stesso le parti che la costituiscono e i nessi tra queste.L’obiettivo finale è quello di dare vita ad “esseri pensanti”, dare ai ragazzi quello spirito critico fondamentale per affrontare una realtà globale e in continuo mutamento.

Cos’è il Problem Solving Un problema può essere definito come...
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