MODULE
Le Microplastiche: piccoli inquinanti, grandi danni

Nella società odierna, la plastica costituisce, purtroppo, una componente onnipresente della vita quotidiana. La ritroviamo in imballaggi, utensili, mobili, apparecchi tecnologici e persino nei vestiti. Il grande impiego della plastica è dovuto, essenzialmente, per la sua grande versatilità e per il suo basso costo ma circa un terzo della sua produzione è usa e getta e ciò significa che costituisce una grande percentuale dei rifiuti globali. Lo scorretto smaltimento delle plastiche causa l'inquinamento dei mari: circa 70-80 milioni di tonnellate di plastica si depositano ogni anno negli oceani. Tali rifiuti si rilevano assai dannosi per gli animali marini e terrestri poichè possono inevitabilmente cibarsene o restarne intrappolati. Seppur le plastiche siano materiali duraturi, per effetto degli agenti esterni queste possono frantumarsi fino a diventare microplastiche che, avendo piccolissime dimensioni, possono essere trasportate facilmente dai corsi d'acqua e dai venti, spostandosi in qualsiasi zona del nostro Pianeta.

              Microplastiche e salute umana, l'invisibile male - and | GIFT

Negli ultimi anni, visti i gravi danni causati da queste sull'ecosistema, si è cercato di trovare delle soluzioni per ridurre il loro impatto ambientale, ricorrendo a materiali naturali, alla loro raccolta e al riciclo. Altre soluzioni più innovative riguardano l'utilizzo di plastiche biodegradabili e il rilascio di ceppi batterici presenti nel suolo in grado di biodegradare la plastica, come i ceppi di Stafilococco, Pseudomonas e Bacillus Subtilis. In realtà, anche la tecnologia riveste un ruolo importante per quanto riguarda l'inquinamento da microplastiche. Essendo impossibile riconoscere ad occhio nudo le diverse tipologie di plastiche che inquinano i mari, poiché cambiano aspetto in base al degrado che subiscono, esistono dei sistemi di monitoraggio, gli AUVs (Autonomous Underwater Vehicles), in grado di comprendere meglio le fonti, i tipi e i potenziali percorsi dei rifiuti marini, pur essendo molto deteriorati.

  Technology development for ocean resources exploration|next-generation  technology for ocean resources exploration 

Un altro aspetto in cui la tecnologia gioca un ruolo importante riguarda la prevenzione, ossia evitare che le microplastiche entrino in mare in corrispondenza di diversi punti di immissione. Esempi sono: i filtri presenti nelle lavatrici domestiche che trattengono, appunto, le microplastiche; apparecchi capaci di accellerare la decomposizione delle microplastiche, scomponendole in prodotti ancora più picoli e sopratutto innoqui; sistemi galleggianti posti alle foci dei fiumi o in altri punti strategici in grado di monitorare l'ingresso delle microplastiche in mare.

                               Lotta alle microplastiche nelle acque: non c'è tempo da perdere - Pagina 2  di 2 - Comuni Virtuosi

Nella società odierna, la plastica costituisce, purtroppo, una componente onnipresente...
Next: Il Vetro Solare: pannelli fotovoltaici che lasciano passare la luce