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il sangue

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Il sangue è il mezzo attraverso il quale le molecole indispensabili alla vita di un organismo possono raggiungere i tessuti: l'ossigeno, fondamentale per la respirazione cellulare, i metaboliti prodotti dalla digestione, gli ormoni, le vitamine e così via. Un uomo di massa pari a 75 chilogrammi ne possiede circa sei litri.È un tipo di tessuto connettivo costituito da sospensioni di elementi figurati (eritrociti, leucociti e piastrine) in una componente liquida, denominata plasma.

LE CELLULE DEL SANGUE (eritrociti):

Gli eritrociti, presenti in 4,5-5 milioni/mm3 nella donna e in 5-6 milioni/mm3 nell'uomo, rimangono confinati nel torrente ematico per tutta la durata della loro vita, che in media è di circa 120 giorni. In circolo sono presenti anche forme non completamente mature come i corpi di Howell-Jolly o gli anelli di Cabot, caratterizzati rispettivamente da residui di cromatina e di fuso mitotico. I globuli rossi sono famosi per la loro caratteristica forma di disco biconcavo che presenta uno spessore di 0,8 µm al centro e 1,9 µm alla periferia. Le dimensioni sono piuttosto variabili: in media si aggirano sui 7,5 µm di diametro, ma possono arrivare a 9 µm (diventando macrociti) e a 6 µm (microciti). La forma particolare, oltre a facilitare gli scambi gassosi poiché aumenta il rapporto superficie/volume, permette loro di rigirarsi, schiacciarsi e ripiegarsi per poter passare all'interno dei vasi sanguigni molto sottili.Nell'uomo, i globuli maturi sono privi di nucleo e di organuli citoplasmatici, poiché il nucleo e i mitocondri vengono espulsi durante la differenziazione delle cellule progenitrici, mentre gli altri organuli si disintegrano. Un globulo rosso adulto contiene quasi esclusivamente emoglobina. L'alto contenuto emoglobulinico dona loro un colore rosa con le colorazioni di Giemsa e Wright (le più comuni per gli strisci di sangue nei vetrini istologici) che si fa più chiaro al centro, nella zona più sottile.

 

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I LEUCOCITI (granulociti):

I granulociti  Sono così definiti poiché contengono delle granulazioni nel loro citoplasma dalle cui affinità tintoriali dipende la loro classificazione. Queste granulazioni assumono poco i coloranti acidi e basici nei neutrofili, mentre si colorano con coloranti acidi negli eosinofili e con quelli basici nei basofiliI granulociti sono anche detti leucociti nucleopolimorfi o polimorfonucleati (PML o PMN) per via della forma variabile del loro nucleo cellulare. La maggior parte dei granulociti presenti nel sangue sono neutrofili: in effetti, i termini "granulocita" e "neutrofilo" sono spesso usati in modo intercambiabile nella letteratura medica.

-I neutrofili sono cellule molto mobili dotate di attività fagocitaria, intervengono nelle fasi iniziali della risposta infiammatoria come costituenti del pus. Negli individui di sesso femminile possono presentare un nucleo con appendice di cromatina a bacchetta di tamburo, il cosiddetto "corpo di Barr" (cromosoma X). Contengono vari enzimi idrolitici, perossidasi, lactoferrina, ed enzimi antibatterici quali fagocitina e lisozima; inoltre contengono enzimi in grado di degradare i mediatori dell'infiammazione (detriti, batteri, danni fisici). Una volta migrati nel tessuto infiammato e svolta la loro azione muoiono e insieme ai detriti cellulari e al materiale degradato costituiscono il pus.

-Gli eosinofili sono cellule con nucleo in genere bilobato, e numerosi granuli con proprietà tintoriali acidofile (si colorano con coloranti acidi come l'eosina, da cui il nome eosinofili). I granuli contengono: idrolasi lisosomiali e perossidasi, nonché due proteine caratteristiche, la Proteina Basica Maggiore (MBP) e la Proteina Cationica degli Eosinofili (ECP), sostanze ad elevato potere citotossico nei confronti di batteri e di cellule in generale. Sembrano essere principalmente presenti nelle aree connettivali appartenenti all'intestino e delle vie respiratorie. Gli eosinofili sono in grado di movimento e di attività fagocitaria, ma intervengono raramente in processi infiammatori e infettivi (ruolo svolto prevalentemente dai neutrofili), mentre si può dimostrare "eosinofilia" (ovvero un loro aumento di numero rispetto alle condizioni fisiologiche) in caso di risposte allergiche o di parassitosi (infestazioni da parassiti). Inoltre contengono l'istaminasi, un enzima che demolisce l'istamina (rilasciata dai granulociti basofili), frenando così i processi infiammatori.

-I basofili hanno un nucleo bilobato o a forma di S, in genere oscurato dagli abbondanti granuli basofili che, colorandosi intensamente, impediscono di vedere distintamente il nucleo. I loro granuli contengono istamina, eparina, leucotrieni e vari enzimi quali perossidasi, fosfatasi acida, arilsolfatasi. Svolgono funzione analoga a quella dei mastociti (principale differenza tra i due tipi cellulari è la localizzazione: i mastociti sono infatti cellule residenti nei tessuti connettivi propriamente detti, soprattutto connettivi lassi). In seguito a stimolazione, che può essere sia aspecifica che specifica (mediata dal riconoscimento di specifici antigeni, soprattutto da parte delle IgE) vanno incontro ad una degranulazione massiva con liberazione di istamina, che determina vasodilatazione e un aumento della permabilità vasale. In genere la vasodilatazione è locale, ma in casi estremi può essere generalizzata: in questo caso si può avere uno shock anafilattico, che è caratterizzato da un brusco calo della pressione arteriosa.

 

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