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le erbe aromatiche di sicilia

La Sicilia è un'isola di aromi

Le erbe aromatiche, le spezie, le piante selvatiche impiegate in cucina, tutte insieme costituiscono un inestimabile patrimonio di sapori antichi e di tradizioni millenarie che raccontano la nostra isola e la fanno ammirare al turista sotto un punto di vista nuovo e diverso. Rosmarino, origano selvatico, alloro, salvia, menta, basilico, capperi, peperoncino rosso, timo, prezzemolo: una bontà di odori e sapori infinita

 

 

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Alloro Laurus nobilis Famiglia: Lauraceae Storia L’alloro è un arbusto nativo dell’Asia Minore ed è stato coltivato poi nel sud dell’Europa, divenendo una delle piante più comuni e tipiche del Mediterraneo. Era conosciuto nell’antichità per le sue proprietà benefiche. Già dal 2500 a. C. la città siriana di Aleppo era famosa per il sapone ottenuto con olio essenziale di alloro con virtù antisettiche. Nella mitologia questa pianta fece la propria comparsa sulla terra a causa di un amore non corrisposto. Apollo si invaghì alla follia della bellissima Dafne. La ninfa per sottrarsi alle sue attenzioni si diede alla fuga e, quando stava per essere raggiunta dal dio, fu trasformata in alloro da Gea, dea madre di tutti i viventi. L’albero divenne sacro ad Apollo, dio della musica, della poesia e di tutte le arti, e le sue fronde furono usate per incoronare le teste dei poeti, degli eroi, dei vincitori, usanza che si è mantenuta in gran parte anche ai giorni nostri. Il nome laurus deriva dal termine latino laus che significa “lode” per le proprietà curative della pianta lodate dagli antichi. Nel tempo, oltre a trovare posto in giardino come pianta ornamentale grazie al suo portamento eretto e maestoso, l’alloro è stato ampiamente usato in cucina come erba aromatica. Proprietà: espettoranti, digestive, antipiretiche. Grazie ai suoi oli essenziali, l’alloro è utile nella cura di reumatismi e strappi muscolari, ha capacità rilassanti e attenua la sudorazione; per molto tempo è stato usato come rimedio contro la peste.

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 Basilico Ocimum basilicum Famiglia: Lamiaceae Storia Il basilico è una pianta originaria dell'Asia tropicale e in particolare dell’India. Si diffuse in Europa attraverso il Medio Oriente e fu introdotto in America con le prime spedizioni dei navigatori europei che lo usavano come erba medicinale. Il nome deriva dal greco “Basilikòs”, che significa “regale”, e sta a indicare che nell’antichità la pianta era considerata la “regina delle erbe”. Gli antichi Egizi lo usavano per le offerte sacrificali e durante le operazioni chirurgiche per prevenire e curare le infezioni. Mentre la tradizione racconta che la tomba di Cristo fosse adornata da tale pianta: ancora oggi, gli altari delle chiese ortodosse ne sono arricchiti. I crociati riempivano la stiva delle loro navi di basilico al ritorno dalla Terra Santa: teneva lontano insetti, malattie e cattivi odori. In India non è utilizzato in cucina, perché è identificato con Lakshmi, sposa del dio Vishnù, dea della bellezza e dell’armonia invocata per proteggere il corpo, ma soprattutto per concedere figli a chi li desidera. L'uso culinario massiccio nel bacino del Mediterraneo risale soltanto al XV secolo. Il basilico è ingrediente fondamentale di alcune ricette tradizionali dell'Italia e della Francia. Proprietà: sedative, diuretiche, antimicrobiche e antinfiammatorie; è utilizzato contro indigestioni, come vermifugo e per combattere le infiammazioni del cavo orale. Uso alimentare Le foglie di basilico sono utilizzate per preparare sughi, tra cui il pesto, salse e liquori, per accompagnare pesce, carni, pasta, riso, per aromatizzare ortaggi, oli e aceti. Una buona pizza margherita non può fare a meno di un ciuffetto di basilico. 

 

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Cipolla Allium cepa L. Famiglia: Liliaceae Storia Pianta originaria dell’Asia occidentale, la cipolla probabilmente fu usata come cibo già nell'età del bronzo, ma coltivata circa duemila anni dopo, in Egitto. Sembra che facesse parte della dieta degli operai che costruirono le piramidi. Era un alimento utile, preveniva la sete e poteva essere essiccata per essere consumata in momenti di scarsità di cibo. Gli antichi Egizi credevano che la sua forma sferica e i suoi anelli concentrici fossero simbolo di vita eterna e che il forte aroma potesse ridonare il respiro ai morti. Gli atleti greci la mangiavano per alleggerire il sangue. I gladiatori romani si strofinavano il corpo con cipolle per rassodare i muscoli. Nel Medioevo le cipolle avevano grande importanza come cibo tanto che erano usate per pagare gli affitti e come doni. I medici le prescrivevano per alleviare il mal di capo, curare i morsi di serpente e la perdita dei capelli. La cipolla fu introdotta in America da Cristoforo Colombo nel suo viaggio del 1493 a Haiti, un caso di importazione inversa. Tra le numerose varietà oggi coltivate emerge la cipolla ramata di Montoro dal sapore aromatico, dolce ed elevata serbevolezza. Proprietà: antibatteriche, disinfettanti, digestive, antiossidante, diuretiche e depurative; è molto utile nella cura delle infiammazioni alle vie respiratorie e alle vie urinarie, delle influenze in generale e dell’ipertensione; protegge il cuore e l’apparato circolatorio. Uso alimentare La cipolla è uno degli aromi più usati nella cucina di tutti i paesi, integra la preparazione di minestre, minestroni, risotti, carni, sughi, insalate, oppure è utilizzata per la realizzazione di diversi piatti che la vedono protagonista, come la zuppa di cipolle, le cipolle ripiene, le cipolle lesse in insalata e la frittata di cipolle. 

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Menta Mentha piperita Famiglia: Labiatae Storia La Menta ha origini molto antiche: alcune fonti segnalano che già 3000 anni a.C. in Cina si usava un tè aromatizzato alla menta. La pianta si diffuse successivamente in tutta la zona mediterranea. Sembra che gli antichi Egizi la coltivassero già 1000 anni a. C. e che fosse molta utilizzata da Greci per le sue virtù aromatiche e come pianta medicinale. Per i Romani era simbolo di ospitalità, ma anche erba indispensabile per profumare la persona, le acque per il bagno e per preparare infusi. Al Medioevo risale la produzione del forte liquore di menta piperita, usato per purificare l’acqua. Esiste una leggenda sull'origine del nome "menta": Menta o Minta era una ninfa amata da Ade, dio degli Inferi; Persefone, moglie di Ade, la mutò in un'erba insignificante per gelosia ma, poi, le diede l'aroma inconfondibile e piacevole che le è tipico per consolarla della trasformazione subita. Considerata una pianta che ricresce e fiorisce anche in condizioni avverse, la menta ha rappresentato tutte le virtù, soprattutto la temperanza e la saggezza. Proprietà: anestetiche, antimicrobiche, antisettiche, antispasmodiche, carminative. E’ utile per curare il raffreddore e la tosse; favorisce la digestione. Uso alimentare La menta piperita, col suo caratteristico gusto rinfrescante, trova applicazione nella preparazione di sciroppi, liquori e dolci. Può essere utilizzata in cucina sia fresca che essiccata per insaporire primi piatti, come i semplicissimi spaghetti alla menta, e pietanze a base di carne, pesce e verdure. Risultati immagini per rosmarino

Rosmarino Rosmarinum officinalis Famiglia: Labiatae Storia Il rosmarino è originario dei paesi mediterranei. Il nome deriva dall'unione di due termini greci "rops" che significa arbusto e "myrinos" che significa odoroso. Secondo alcuni però potrebbe provenire dal latino, con due alternative: da "ros marinus", rugiada marina, oppure da "rosa maris" rosa del mare perché originariamente la pianta cresceva in modo spontaneo sulle coste. Sin dall’antichità fu usato per le sue positive proprietà terapeutiche e ispirò originali credenze e leggende. I Romani lo consideravano anche simbolo dell'amore e non pare che lo utilizzassero per le pietanze, bensì per aromatizzare il vino. Nel Medioevo gli furono attribuite virtù magiche e con il suo legno si realizzavano oggetti di ogni tipo cui si affidava una funzione di protezione. Le prime notizie sull'impiego culinario risalgono al XVIII secolo. Proprietà: analgesiche, antinfiammatorie, antisettiche, espettoranti, antidepressive; stimola l’appetito, aiuta la digestione, rinforza il muscolo cardiaco e la circolazione.Risultati immagini per sedano

Sedano Apium graveolens Famiglia: Ombrellifere Storia Il sedano è una pianta tipicamente mediterranea, con origini molto antiche. Il nome deriverebbe dal greco ‘selinon’. Omero lo cita nell'Iliade, raccontando che Achille riuscì a guarire il suo cavallo, gravemente ammalato, facendogli mangiare il sedano. Per i Greci era una pianta sacra, tanto da rappresentarlo sulle monete e dedicargli addirittura una città sicula, Selinunte. Mentre mazzi di sedano furono rinvenuti all'interno delle sepolture dei Faraoni e venivano donati dagli Etruschi in omaggio alle loro divinità. I Romani lo usavano in cucina e ne facevano corone per i commensali, convinti che il suo aroma servisse a lenire l’ebbrezza alcolica. Nel Medioevo furono valorizzate soprattutto le sue virtù terapeutiche. Raccolto inizialmente come pianta selvatica, fu coltivato a uso domestico negli orti dei monasteri intorno al 1500, prima in Italia e poi in Grecia, Spagna e Francia, dove si ha la prima testimonianza del suo impiego a fini alimentari. Proprietà: digestive, antiossidanti, antinfiammatorie, diuretiche; è utile per abbassare la pressione arteriosa, rafforzare il sistema immunitario, ridurre i livelli di colesterolo LDL nel sangue, alleviare il bruciore di stomaco. Uso alimentare Se il contadino conoscesse il valore del sedano, allora ne riempirebbe tutto il giardino” così recita un antico detto. Il sedano è un ortaggio dalle innumerevoli proprietà e ampiamente utilizzato in cucina, dove si presta alla preparazione di insalate, pinzimonio, soffritti, arrosti, zuppe e brodi. 

La Sicilia è un'isola di aromi Le erbe aromatiche, le...

La Sicilia è un'isola di aromi.

Le erbe aromatiche, le spezie, le piante selvatiche impiegate in cucina, tutte insieme costituiscono un inestimabile patrimonio di sapori antichi e di tradizioni millenarie che raccontano la nostra isola e la fanno ammirare al turista sotto un punto di vista nuovo e diverso. Rosmarino, origano selvatico, alloro, salvia, menta, basilico, capperi, peperoncino rosso, timo, prezzemolo: una bontà di odori e sapori infinita.

 

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Alloro Laurus nobilis Famiglia: Lauraceae Storia L’alloro è un arbusto nativo dell’Asia Minore ed è stato coltivato poi nel sud dell’Europa, divenendo una delle piante più comuni e tipiche del Mediterraneo. Era conosciuto nell’antichità per le sue proprietà benefiche. Già dal 2500 a. C. la città siriana di Aleppo era famosa per il sapone ottenuto con olio essenziale di alloro con virtù antisettiche. Nella mitologia questa pianta fece la propria comparsa sulla terra a causa di un amore non corrisposto. Apollo si invaghì alla follia della bellissima Dafne. La ninfa per sottrarsi alle sue attenzioni si diede alla fuga e, quando stava per essere raggiunta dal dio, fu trasformata in alloro da Gea, dea madre di tutti i viventi. L’albero divenne sacro ad Apollo, dio della musica, della poesia e di tutte le arti, e le sue fronde furono usate per incoronare le teste dei poeti, degli eroi, dei vincitori, usanza che si è mantenuta in gran parte anche ai giorni nostri. Il nome laurus deriva dal termine latino laus che significa “lode” per le proprietà curative della pianta lodate dagli antichi. Nel tempo, oltre a trovare posto in giardino come pianta ornamentale grazie al suo portamento eretto e maestoso, l’alloro è stato ampiamente usato in cucina come erba aromatica. Proprietà: espettoranti, digestive, antipiretiche. Grazie ai suoi oli essenziali, l’alloro è utile nella cura di reumatismi e strappi muscolari, ha capacità rilassanti e attenua la sudorazione; per molto tempo è stato usato come rimedio contro la peste. Uso alimentare Le sue foglie sono utilizzate per insaporire, allo stesso tempo decorare piatti a base di carne e pesce. Le bacche trovano impiego nella produzione di liquori. 

 

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Aglio Allium sativum L. Famiglia: Liliaceae Storia L'aglio è una preziosissima pianta originaria delle zone desertiche dell'Asia e conosciuta sin dai tempi più antichi. Era già utilizzata dagli Egizi nel secondo millennio a. C. per combattere punture d’insetti, mal di testa e dolori in genere. Nell'antica Grecia era considerata una pianta degli inferi e dedicata a Ecate, dea che accompagnava gli spiriti nel regno dei morti. Gli antichi padri della medicina, greci e romani, ne esaltavano le virtù terapeutiche e, nel Medioevo, i medici usavano delle maschere protettive imbottite di aglio per proteggersi contro le affezioni. A metà del 1800 Pasteur ne definì le proprietà antisettiche A queste virtù molto probabilmente sono legate le credenze popolari che attribuivano all’aglio poteri magici contro streghe e vampiri, considerati dei parassiti. L’aglio era ritenuto anche un talismano collegato al solstizio d'estate tanto che diversi proverbi recitano: "Chi non compra l'aglio il giorno di San Giovanni è povero tutto l'anno”. Proprietà: ipotensive, espettoranti, digestive, carminative, antisettiche, ipoglicemizzanti. E' il più potente battericida naturale che si conosca. Uso alimentare I bulbi vengono usati fin dall’antichità come condimento di cibi; utilizzati crudi in insalate o aggiunti a sughi, stufati, piatti di pesce o verdure; impiegati anche nella preparazione di insaccati (salame all’aglio) e nell’industria conserviera per antipasti sott’olio e sott’aceto.

 

 

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Basilico Ocimum basilicum Famiglia: Lamiaceae Storia Il basilico è una pianta originaria dell'Asia tropicale e in particolare dell’India. Si diffuse in Europa attraverso il Medio Oriente e fu introdotto in America con le prime spedizioni dei navigatori europei che lo usavano come erba medicinale. Il nome deriva dal greco “Basilikòs”, che significa “regale”, e sta a indicare che nell’antichità la pianta era considerata la “regina delle erbe”. Gli antichi Egizi lo usavano per le offerte sacrificali e durante le operazioni chirurgiche per prevenire e curare le infezioni. Mentre la tradizione racconta che la tomba di Cristo fosse adornata da tale pianta: ancora oggi, gli altari delle chiese ortodosse ne sono arricchiti. I crociati riempivano la stiva delle loro navi di basilico al ritorno dalla Terra Santa: teneva lontano insetti, malattie e cattivi odori. In India non è utilizzato in cucina, perché è identificato con Lakshmi, sposa del dio Vishnù, dea della bellezza e dell’armonia invocata per proteggere il corpo, ma soprattutto per concedere figli a chi li desidera. L'uso culinario massiccio nel bacino del Mediterraneo risale soltanto al XV secolo. Il basilico è ingrediente fondamentale di alcune ricette tradizionali dell'Italia e della Francia. Proprietà: sedative, diuretiche, antimicrobiche e antinfiammatorie; è utilizzato contro indigestioni, come vermifugo e per combattere le infiammazioni del cavo orale. Uso alimentare Le foglie di basilico sono utilizzate per preparare sughi, tra cui il pesto, salse e liquori, per accompagnare pesce, carni, pasta, riso, per aromatizzare ortaggi, oli e aceti. Una buona pizza margherita non può fare a meno di un ciuffetto di basilico. 9

 

 

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 Cipolla Allium cepa L. Famiglia: Liliaceae Storia Pianta originaria dell’Asia occidentale, la cipolla probabilmente fu usata come cibo già nell'età del bronzo, ma coltivata circa duemila anni dopo, in Egitto. Sembra che facesse parte della dieta degli operai che costruirono le piramidi. Era un alimento utile, preveniva la sete e poteva essere essiccata per essere consumata in momenti di scarsità di cibo. Gli antichi Egizi credevano che la sua forma sferica e i suoi anelli concentrici fossero simbolo di vita eterna e che il forte aroma potesse ridonare il respiro ai morti. Gli atleti greci la mangiavano per alleggerire il sangue. I gladiatori romani si strofinavano il corpo con cipolle per rassodare i muscoli. Nel Medioevo le cipolle avevano grande importanza come cibo tanto che erano usate per pagare gli affitti e come doni. I medici le prescrivevano per alleviare il mal di capo, curare i morsi di serpente e la perdita dei capelli. La cipolla fu introdotta in America da Cristoforo Colombo nel suo viaggio del 1493 a Haiti, un caso di importazione inversa. Tra le numerose varietà oggi coltivate emerge la cipolla ramata di Montoro dal sapore aromatico, dolce ed elevata serbevolezza. Proprietà: antibatteriche, disinfettanti, digestive, antiossidante, diuretiche e depurative; è molto utile nella cura delle infiammazioni alle vie respiratorie e alle vie urinarie, delle influenze in generale e dell’ipertensione; protegge il cuore e l’apparato circolatorio. Uso alimentare La cipolla è uno degli aromi più usati nella cucina di tutti i paesi, integra la preparazione di minestre, minestroni, risotti, carni, sughi, insalate, oppure è utilizzata per la realizzazione di diversi piatti che la vedono protagonista, come la zuppa di cipolle, le cipolle ripiene, le cipolle lesse in insalata e la frittata di cipolle.

 

 

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Menta Mentha piperita Famiglia: Labiatae Storia La Menta ha origini molto antiche: alcune fonti segnalano che già 3000 anni a.C. in Cina si usava un tè aromatizzato alla menta. La pianta si diffuse successivamente in tutta la zona mediterranea. Sembra che gli antichi Egizi la coltivassero già 1000 anni a. C. e che fosse molta utilizzata da Greci per le sue virtù aromatiche e come pianta medicinale. Per i Romani era simbolo di ospitalità, ma anche erba indispensabile per profumare la persona, le acque per il bagno e per preparare infusi. Al Medioevo risale la produzione del forte liquore di menta piperita, usato per purificare l’acqua. Esiste una leggenda sull'origine del nome "menta": Menta o Minta era una ninfa amata da Ade, dio degli Inferi; Persefone, moglie di Ade, la mutò in un'erba insignificante per gelosia ma, poi, le diede l'aroma inconfondibile e piacevole che le è tipico per consolarla della trasformazione subita. Considerata una pianta che ricresce e fiorisce anche in condizioni avverse, la menta ha rappresentato tutte le virtù, soprattutto la temperanza e la saggezza. Proprietà: anestetiche, antimicrobiche, antisettiche, antispasmodiche, carminative. E’ utile per curare il raffreddore e la tosse; favorisce la digestione. Uso alimentare La menta piperita, col suo caratteristico gusto rinfrescante, trova applicazione nella preparazione di sciroppi, liquori e dolci. Può essere utilizzata in cucina sia fresca che essiccata per insaporire primi piatti, come i semplicissimi spaghetti alla menta, e pietanze a base di carne, pesce e verdure.

 

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Prezzemolo Petroselinum sativum Famiglia: Ombrellifere Storia Il Prezzemolo è una delle piante più coltivate al mondo ed è originario delle zone del Mediterraneo e dell'Asia occidentale. E’ conosciuto fin dall'antichità e non solo per le sue proprietà curative. I Greci ne facevano piccole ghirlande da tenere in testa durante i banchetti, perché ritenevano che portasse fortuna e stimolasse l'appetito e la digestione; i Romani, invece, lo utilizzavano per adornare le tombe dei defunti e, per tenere lontano il male, nascondevano nelle proprie toghe un ciuffo di prezzemolo. Nel Medioevo si affermarono diverse credenze popolari che lo associavano al diavolo e alla sfortuna. Ancora intorno all'anno Mille piantare prezzemolo significava raccolti scarsi. Parallelamente, però, iniziò a diffondersi l'uso culinario di questa erba. L’impiego in cucina, sempre più ampio e apprezzato, fece dimenticare ogni significato negativo attribuito alla pianta e diede origine al detto, molto popolare in Italia, "essere come il prezzemolo" per indicare qualcosa o qualcuno che si trova dappertutto. Proprietà: diuretiche e sudorifere; è utilizzato come rimedio per la pressione alta e ha un effetto lenitivo contro punture di insetti, contusioni e mal di denti. Uso alimentare Il prezzemolo si usa in qualsiasi ricetta tanto crudo che in cottura. E’ ideale per accompagnare carni, pesce, salse, uova, insalate, verdure, zuppe e minestre. Esistono moltissime salse a base di prezzemolo: tra le più note il bagnet verd piemontese, lo zimino ligure e lo zogghiu siciliano.

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