La Sicilia è una regione italiana a statuto speciale di 4 783 439 abitanti, con capoluogo Palermo.
Il territorio della regione è costituito quasi interamente dall'omonima isola, la più grande delle isole italiane e del Mediterraneo, la settima d'Europa, nonché la 45ª isola più estesa nel mondo, bagnata a nord dal mar Tirreno, a ovest dal canale di Sicilia, a sud-ovest dal mar di Sicilia, a sud-est dal canale di Malta, a est dal mar Ionio e a nord-est dallo stretto di Messina, che la separa dalla Calabria, con la parte rimanente che è costituita dagli arcipelaghi delle Eolie, delle Egadi e delle Pelagie, nonché dalle isole di Ustica e Pantelleria. È la regione più estesa d'Italia e la quinta per popolazione (dopo Lombardia, Lazio, Campania e Veneto). Il suo territorio è ripartito in 391 comuni, a loro volta costituiti in tre città metropolitane (Palermo, Catania e Messina) e sei liberi consorzi comunali.
Dal 1130 al 1816, per ben 686 anni, l'isola fu racchiusa nell'entità statale del Regno di Sicilia. La Sicilia fu unita al Regno d'Italia nel 1860 con un plebiscito, in seguito alla spedizione dei Mille, guidata da Giuseppe Garibaldi durante il Risorgimento. A partire dal 1946 la Sicilia è divenuta regione autonoma e dal 1947 ha nuovamente un proprio parlamento, l'Assemblea regionale siciliana o ARS, istituita ancor prima della nascita della Repubblica Italiana.
La regione si compone sostanzialmente dell'Isola di Sicilia, la più grande isola del mar Mediterraneo, e di varie altre isole e arcipelaghi.
Capo Peloro rappresenta l'estremità orientale dell'isola e dell'intera regione; le isole di Strombolicchio, Pantelleria e Lampedusa, invece, rappresentano rispettivamente le estremità settentrionale, occidentale e meridionale.
Sono collegate all'arcipelago siciliano, da un punto di vista prettamente geografico, anche le isole Calipsee, formanti la Repubblica di Malta; al contrario, due delle Pelagie (Lampedusa e Lampione) rappresentano un territorio periferico della Repubblica Italiana, trovandosi, geograficamente, nel continente africano.
La Sicilia è una regione prevalentemente collinare (per il 61,4% del territorio), mentre per il 24,5% è montuosa e per il restante 14,1% è pianeggiante; la pianura più estesa è la Piana di Catania. Il rilievo è vario e, mentre nella Sicilia orientale si può riconoscere nell'Appennino siculo l'ideale continuazione dell'Appennino calabro, la Sicilia centrale e occidentale ospita massicci isolati. Si trova nelle Madonie la seconda vetta più alta dell'isola dopo l'Etna (3.357 metri): il Pizzo Carbonara (1.979 metri).
Tanto l'isola principale quanto le isole circostanti sono interessate da un'intensa attività vulcanica. I vulcani più importanti sono l'Etna, lo Stromboli e Vulcano. Essi hanno la singolarità di appartenere a tre tipologie differenti: eruzioni di lave basaltiche intervallate a periodi di calma il primo; eruzioni continue, e fontane di lava, il secondo, le cui caratteristiche sono state prese come modello tipologico dagli scienziati del settore, che hanno coniato il termine "tipo stromboliano" per designare le attività similari dei vulcani terrestri; infine di tipo esplosivo o "pliniano" il terzo, caratterizzato da lunghi periodi di apparente calma ed eruzioni violente.
I principali gruppi di isole del grande arcipelago della Sicilia sono le Eolie, le Egadi e le Pelagie; le isole dello Stagnone e le isole Ciclopi, invece, costituiscono due piccoli arcipelaghi rispettivamente a ovest e a est dell'isola siciliana, di fronte alle coste di Marsala, nel trapanese, e di Aci Trezza, nel catanese. Completano la serie le due isole disabitate di Vendicari e Portopalo a sud di Siracusa.
fiumi siciliani sono tutti di portata ed estensione limitata. Quelli appenninici a nord vengono chiamati fiumare, e sono a carattere torrentizio in quanto d'estate sono quasi perennemente in secca. Gli unici corsi d'acqua che raggiungono delle dimensioni apprezzabili sono l'Imera Meridionale, il più lungo dell'isola, e il Simeto, quello con il bacino idrografico più ampio. Sfociano nel Mar Ionio il Simeto, l'Alcantara, l'Agrò, il Ciane e l'Anapo, nel Mar Tirreno l'Imera Settentrionale e il Torto, mentre nel canale di Sicilia il Platani, l'Imera Meridionale (o Salso), l'Irminio e il Belice.
Per quanto riguarda i laghi naturali, fatto salvo il Lago di Pergusa e quello semi-artificiale del Lago Biviere di Lentini, la Sicilia ne è praticamente priva. Il lago di Pergusa, di origine tettonica[17], è celebre per gli antichissimi miti e leggende che lo riguardano e per la fauna e per la flora che lo circonda; tutt'intorno a esso corre un autodromo, in passato sede di un Gran Premio di Formula 3000. Il lago è stato a rischio di prosciugamento, non avendo immissari, a causa del costante prelievo di acqua per uso civile.
Il clima della Sicilia è generalmente mediterraneo secco, con estati calde e molto lunghe, inverni miti e piovosi, stagioni intermedie molto mutevoli. Sulle coste, soprattutto quella sud-occidentale e sud-orientale, il clima risente maggiormente delle correnti africane per cui le estati sono torride. Durante la stagione invernale, nelle zone interne, le temperature sono leggermente più rigide, avendosi così un clima mediterraneo ma con caratteristiche simili a quelle del clima continentale.