L’arte musicale attraversò un periodo felice nell’epoca del Rinascimento (che si colloca tra la fine del XIV e la prima metà del XV secolo). Nel Cinquecento, le arti e le scienze ebbero un periodo di rifioritura e di rinnovamento. Con questo articolo andremo a fare un breve approfondimento sulla musica rinascimentale.
La musica profana, che con l’ars nova aveva raggiunto una dignità propria liberandosi da uno stato di lunga soggezione, diventò importante grazie allo sviluppo della polifonia vocale. Nel Rinascimento, l’Italia fu al centro di grandi rinnovamenti, stimolati da una libera fantasia e dai frequenti scambi di musicisti che passavano con disinvoltura da una corte all’altra, da una chiesa o da una cappella all’altra. In diverse città sorsero centri di attività musicale. In questo periodo si svilupparono due forme musicali: il madrigale e la frottola, che venivano rappresentate nelle corti.
Il Barocco non è uno stile musicale, ma un periodo che va dal 1600 al 1750 circa. All'interno dello stesso periodo è possibile riconoscere tendenze musicali diverse. Firenze, Roma, Venezia e Napoli furono le città italiane più importanti per la musica durante questo periodo. All'epoca del Barocco si deve in particolare la nascita del melodramma, una rappresentazione teatrale in cui i personaggi non parlano, ma cantano accompagnati da strumenti musicali.
Questa forma musicale nasce a Firenze da un gruppo di intellettuali, la cosiddetta Camerata fiorentina, che si riunisce presso la dimora del conte De Bardi. Il melodramma è inizialmente conosciuto come recitar cantando.