Le tecnologie digitali stanno profondamente cambiando il modo di fare musica, rendendo molte competenze obsolete e facendo emergere nuovi talenti. In futuro il ruolo dell’artista sarà di sviluppare la propria unicità, concentrandosi sulle emozioni.
Dagli anni ’90 a oggi la rivoluzione digitale ha stravolto le fondamenta stesse del business della musica: distribuzione e vendita di supporti fonografici sono state sostituite da servizi streaming; parallelamente, i musicisti hanno abbracciato i social per interagire direttamente coi fan. Questi cambiamenti sono evidenti a chiunque consumi musica nel 2020.
Esiste però un lato meno scontato di questa trasformazione: la digitalizzazione di produzione e composizione musicali. Gli studi di registrazione con attrezzature milionarie sono stati rimpiazzati da programmi per laptop, tablet e smartphone, mettendo in mano a milioni di persone mezzi un tempo inaccessibili; in ambito professionale, persino le orchestre devono competere con software che permettono al compositore-programmatore di creare credibilmente intere sinfonie.