CUCINA COME LUOGO DELLA MEMORIA
Ci sono degli odori e sapori che ci accompagnano per tutta la vita.Ogni stagione,ogni ricorrenza,ogni festività di ognuno di noi è caratterzzata da usi,costumi,odori e sapori
FESTA DEI MORTI(2 NOVEMBRE)
In Sicilia si parla di festa poichè i bambini credevano di ricevere in dono i regali dai parenti defunti.
In questa ricorrenza vengono preparati i cosìdetti "dolci dei morti" ,frutta di pasta reale,pupi di zucchero,"ossa di morto","nzuddi",biscotti al miele,"rame di Napoli".
Insieme ai regali ,infatti, i bambini trovano un vassoio personale pieno di dolci ma anche di cotognate,noci,castagne bollite,fichi secchi e carrube infornate.
IL NATALE
Si preparano rosoli e liquori da offrire a parenti e amici in visita insieme a qualche dolcetto o torroncino.
Il cenone di natale finisce in genere con i squisiti cannoli di ricotta siciliani.
FESTA DI SANT'AGATA
In onore a Sant' Agata,da sempre a Catania si fanno dei dolci particolari: "le minne di Sant'Agata" ,cassatelle di ricotta dalla forma rotondeggiante di pan di spagna,ricoperta da glassa bianca e con una ciliegina sopra.
CARNEVALE
il fasto culinario legato al Carnevale è un degno segnale dell'abbondanza della ricorrenza: durante questa settimana si fa largo uso di sughi di carne e di pietanze elaborate, come i "maccheroni al ragù" (pasta in casa preparata con 500 grammi di farina e qualche uovo e condita, appunto, con il ragù preparato con cotenna di maiale e spezie) e l'antico "Minestrone del giovedì grasso" preparato nella Contea di Modica (prevede di unire non solo le classiche verdure come le patate, le fave secche sgusciate, una cipolla, prezzemolo, sale e pepe, ma anche il lardo di maiale privato di cotenna e tagliato a cubetti), di dolci ricchi come le "Teste di Turco" (delle frittelle dolci ripiene di crema ed uva passa prodotti a Modica - Rg -) e dolci meno elaborati come la "Pignoccata" (dolce preparato impastando farina, tuorli, zucchero ed un pizzico di sale; l'impasto così preparato è tagliato in tocchetti successivamente fritti in sugna bollente, sgocciolati e decorati con miele allentato con acqua d'arance e spolverati di cannella spellata; il dolce prende questo nome perché assume la forma di pigna).
PASQUA
Le tradizioni culinarie pasquali del pranzo domenicale sono invece molto elaborate. Comune a tutta la Sicilia è l’agnello, che però presenta diverse ricette a seconda della zona: a Palermo si arrostisce e si serve con le patate, a Ragusa è accompagnato dall’impanata pasquale, una focaccia di origini spagnole, mentre a Trapani si cucina l’agnello alla menta. In più, tipico di Messina è u sciusceddu, una minestra di origini francesi a base di uova, pollo e ricotta, mentre ad Agrigento si prepara “il tegame pasquale d’Aragona”, formato da uova, zafferano e cannella.
Piatto forte del pranzo sono, però, i dolci. Il più importante e famoso è la cassata, che nasce come dolce pasquale ma è ormai presente in tutti i periodi dell’anno. Dolcissima, coloratissima e barocca, essa unisce Sicilia e Campania: esiste infatti anche una cassata napoletana, una versione senza pasta di mandorle, più semplice nella preparazione e nella presentazione rispetto all’originale.
La simbologia dell’agnello sacrificale e dell’uovo è frequente nei dolci: abbiamo infatti un agnello fatto di pasta di mandorle, con lo stendardo della resurrezione, che si mangia anche in tutto il periodo precedente alla giornata di Pasqua. A Favara, in provincia di Agrigento, l’agnello è ripieno di crema di pistacchi.
Tipici tra le tradizioni culinarie pasquali sono anche" i pupi cu l’ova" o "cuddure", ciambelle a forma di agnello, colomba o altri simboli pasquali al cui centro viene posto un uovo con ancora il guscio.
AUTUNNO
"Tornerà l’autunno, quello vero. La tazza di tè fumante, l’odore di castagne, le foglie stanche della stanchezza giusta, i compiti dei figli da finire, le malinconie che tornano da chissà dove e io che infilo un cappotto e vado a chiedere al cielo come sta."
(Fabrizio Caramagna)
In questo perido dell'anno vengono preparate in Sicilia le dolcissme mostarde,principalmente di uva e di fichi.