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percorso della donna nel lavoro

 

La donna nel lavoro

Una contadina medievale mentre munge una mucca. Illustrazione del XIII secolo

Le donne contadineLe donne contadine si occupavano dei campi e del bestiame sin dalla più tenera età e generalmente il matrimonio non modificava tale situazione lavorativa.

Raccolta e allevamentoIn campagna, la donna si occupava di alcune fasi della coltivazione: se l’aratura era generalmente un compito svolto dagli uomini, la raccolta era effettuata in prevalenza dalle donne; la donna si occupava anche dell’allevamento del bestiame, insieme agli altri membri della famiglia.

I lavori domesticiOltre a questi lavori agricoli, la donna doveva badare alla casa e ai figli. In campagna, inoltre, molte donne si dedicavano alla cura degli orti, della produzione casearia e della birra.

Le donne svolgevano lavori faticosi e di responsabilitàLa vita lavorativa delle donne di umili origini, generalmente contadine, era dunque molto faticosa e gravata da pesanti responsabilità.

 

Trascuratezza e incuria di séIn generale, queste donne avevano poche possibilità di curarsi e di alimentarsi in maniera adeguata. Le donne, ma anche gli uomini, erano così facilmente esposti a malattie, la mortalità era molto alta e l’aspettativa di vita, di riflesso, decisamente più bassa rispetto ai giorni nostri.

Donne non solo impegnate nell’agricolturaSe la maggior parte delle donne era impegnata nell’agricoltura, esistevano tuttavia molti altri percorsi lavorativi che mostrano come per le donne potessero esistere spazi in cui esercitare capacità e godere di margini di autonomia.

Donna medievale a lavoro in una taverna
Donna medievale a lavoro in una taverna — Fonte: getty-images

Manovalanza nell’edilizia o nelle miniereGli storici sono riusciti a ricostruire la vita di donne che erano impegnate anche come manovalanza nell’edilizia o nelle miniere.

La gestione di locande e alberghiAltre donne, nelle città, si occupavano di gestire locande e alberghi, luoghi di transito fondamentali. Le donne potevano contribuire così alle finanze della famiglia e sostenere magari l’attività professionale del marito o della famiglia di origine.

Settore tessileSia in campagna che in città, le donne erano particolarmente attive nella produzione tessile, attività che potevano svolgere al proprio domicilio o in bottega.

VenditaIn alcuni casi le donne si occupavano non solo delle diverse fasi della produzione del manufatto, ma anche della vendita dello stesso nelle piazze urbane e nei mercati.

La sartoria nel medioevo
La sartoria nel medioevo — Fonte: getty-images

I ruoli esclusivi delle donne nella lavorazione tessileAlcune fasi della lavorazione dei tessuti erano pressoché esclusivamente svolte dalle donne, come la trattura, operazione che consente di ottenere il filo di seta dal bozzolo, o il ricamo

Lavorazione della lana e della setaLe donne erano impegnate nella lavorazione della lana, della canapa e nelle varie fasi di lavorazione della seta, a partire dalla cura dei bachi da seta fino al ricamo di un abito pregiato; anche le donne contribuirono a far sì che l’Italia fosse uno dei massimi produttori d’Europa di questo costoso filato. 

Le professioni sanitarieIn numero nettamente inferiore, ma comunque indicativo di percorsi lavorativi differenziati, erano le donne che esercitavano alcune professioni sanitarie. Durante il Medioevoerano infatti presenti medici donne e ginecologhe. Riservata alle donne era la professione di ostetrica

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