L'Islanda è un'isola straordinaria, plasmata da forze geologiche potenti e dalla natura selvaggia. La sua geografia è unica e affascinante, caratterizzata da contrasti sorprendenti che la rendono una destinazione imperdibile per gli amanti della natura.
Un'isola vulcanica
L'Islanda si trova sulla dorsale medio-atlantica, una zona di intensa attività vulcanica. Questa caratteristica ha dato origine a un paesaggio estremamente vario, con vulcani attivi e quiescenti, campi di lava, geyser e sorgenti termali. L'Eyjafjallajökull, diventato famoso per l'eruzione che nel 2010 paralizzò il traffico aereo europeo, è solo uno dei tanti vulcani islandesi.
Ghiacciai e montagne
Nonostante l'attività vulcanica, l'Islanda è coperta per circa l'11% della sua superficie da ghiacciai. Il Vatnajökull è il più grande ghiacciaio d'Europa e ospita vulcani sottoglaciali, laghi e grotte di ghiaccio. Le montagne islandesi sono spesso di origine vulcanica e offrono panorami mozzafiato, soprattutto durante le escursioni.
Coste frastagliate e fiordi
La costa islandese è lunga e frastagliata, con fiordi profondi e baie nascoste. Le scogliere basaltiche, modellate dalle onde, creano scenari suggestivi, mentre le spiagge di sabbia nera sono un'altra caratteristica distintiva dell'isola.
Le principali regioni geografiche
L'Islanda può essere suddivisa in diverse regioni geografiche:
L'Islanda ha un clima subartico, freddo, ventoso e nuvoloso per gran parte dell'anno. Sicuramente è un Paese freddo a causa dell'elevata latitudine, che la espone ai venti freddi del Polo, ma è mitigato dalla corrente del Golfo e dalla presenza dell'oceano. Durante gli inverni le temperature possono scendere notevolmente, mentre durante l'estate si aggirano attorno a una massima di 15 gradi. Inoltre, è possibile vedere in Islanda durante i periodi autunnali/invernali l'aurora boreale, tuttavia, la visibilità dipende anche dall'attività solare e dalle condizioni meteorologiche. Essa è uno spettacolo naturale mozzafiato che incanta chiunque abbia la fortuna di ammirarlo. Questo fenomeno luminoso, caratterizzato da bande colorate che danzano nel cielo notturno, è causato dall'interazione tra le particelle solari e il campo magnetico terrestre. Si froma grazie al Sole che emette continuamente un flusso di particelle cariche, chiamato vento solare. Quando queste particelle raggiungono la Terra, vengono deviate dal campo magnetico terrestre verso i poli. Qui, le particelle entrano in collisione con gli atomi dell'atmosfera terrestre, principalmente ossigeno e azoto, emettendo energia sotto forma di luce. A seconda del tipo di atomo e dell'energia rilasciata, si osservano diverse colorazioni, tra cui il verde (l'ossigeno), il rosso (l'ossigeno a quote più elevate) e il blu o il viola (l'azoto).