Questo evento, pur essendo comune in molti mammiferi - come il cane o il gatto - è relativamente raro nell'uomo, tanto che l'incidenza delle gravidanze gemellari si aggira intorno all'1,5% di tutte le gestazioni.
In ogni caso, la probabilità che la madre dia alla luce due o più gemelli sembra legata - tra l'altro - anche all'eredità (su base materna), alla razza (incidenza massima tra i neri, minima tra gli orientali) e all'età della madre.
Si distinguono due categorie di gemelli:
GEMELLI OMOZIGOTI: chiamati anche monoovulari o monocoriali;
GEMELLI ETEROZIGOTI: chiamati anche biovoulari, bicoriali o bizigoti.
Gemelli biovulari nascono in circa il 65-75% delle gravidanze plurime, mentre il rimanente 25-35% dei casi è coperto da individui monoovulari.