Il secondo anno di guerra sul fronte italiano è caratterizzato da una violenta offensiva austriaca sferrata nel Trentino e dal proseguimento delle operazioni sull’Isonzo. Conrad, capo di stato maggiore austro-ungarico dal 1906 al 1911 e dal 1912 al 1917, mette a punto un piano che prevede di irrompere dalle forti posizioni a sud di Trento e di raggiungere la pianura padana tra Verona e Vicenza, prendendo così alle spalle le forze schierate a est. Per inciso, Conrad aveva suggerito di attuare lo stesso piano in precedenza all’Imperatore Francesco Giuseppe pochi anni prima. La Strafexpedition (o spedizione punitiva, come viene battezzata dagli austriaci) inizia il mattino del 15 maggio 1916 su un fronte di circa 40 km dalla Val Lagarina alla Valsugana. I combattimenti si concentrano sugli altipiani di Tonezza e Asiago, dove le truppe italiane sono costrette a indietreggiare nonostante la strenua resistenza opposta soprattutto nei settori del Coni Zugna, Passo Buole, Pasubio, Cengio, Cimone. Il 27 maggio gli austriaci conquistano Arsiero e il giorno dopo Asiago: l’invasione verso Schio e Bassano sembra inevitabile. Ma il rapido concentramento di rinforzi fatti affluire da altri fronti permette al comando supremo italiano di arginare la pressione avversaria sull’estremo limite degli altipiani. Ai primi di giugno l’inizio di un nuovo attacco russo in Galizia costringe Conrad a trasferire parte delle truppe schierate nel Trentino e l’offensiva si esaurisce